Hannah Black (1981, Manchester, Regno Unito) vive e lavora a New York. È una scrittrice, critica e artista visiva che lavora attraverso installazioni, testo, performance e video. Utilizza la scrittura come punto di partenza per le sue opere e fonde materiale teorico, storico e personale. Il suo lavoro - spesso collaborativo - esplora le nozioni di corpo, identità, intimità e alienazione.
Black ha esposto il suo lavoro in numerosi musei e gallerie d’arte in tutto il mondo: Performance Space, New York (2019); Centre d'Art Contemporain, Ginevra (2018); Real Fine Arts, New York (2017); mumok, Vienna (2017) e New Museum, New York (2016). Dal 2016 collabora con il musicista Bonaventure e l'artista/designer Ebba Fransén Waldhör, insieme a cui si è esibita al Centre Georges Pompidou, Parigi; ICA, Londra e MoMA PS1, New York. Ha scritto testi per numerose pubblicazioni tra cui Artforum, Texte zur Kunst e Tank. È anche autrice di due libri: Life (2017), scritto in collaborazione con Juliana Huxtable, e Dark Pool Party (2015). Nel 2013 Black ha conseguito un MFA in scrittura artistica presso la Goldsmiths University di Londra e ha partecipato al Whitney Independent Study Program, New York.
Michael Dean (1977, New Castle, Regno Unito) vive e lavora a Londra. Dean lavora con diversi mezzi espressivi: la scultura, la scrittura, la performance e la fotografia, spesso utilizzati insieme all’interno di installazioni che si basano sui suoi testi. Elemento principale della sua ricerca è un’analisi visiva del linguaggio che deriva dalla tradizione della parola scritta. Molteplici configurazioni materiali si presentano come oggetti fisici in cemento e in acciaio.
Il lavoro di Dean è stato esposto in numerosi musei e gallerie d’arte in tutto il mondo: Museo Tamayo, Città del Messico (2019); BALTIC Center for Contemporary Art, Gateshead, Regno Unito (2017); Portikus, Francoforte (2017); South London Gallery, Londra (2016); Nasher Sculpture Center, Dallas (2016). Nel 2017, Dean ha partecipato a Skulptur Projekt Münster e nel 2016 è stato selezionato per il Turner Prize.
Russell Haswell (1970, Coventry, Regno Unito) vive e lavora a Londra. È un artista multidisciplinare - lavora con suono, performance, video e scultura - un produttore discografico, un musicista e un curatore. Le sue composizioni spaziano dall'harsh noise computer-generated al glitch, dall'industrial alla techno sperimentale, focalizzandosi sulla Extreme Computer Music. Ha collaborato a lungo con numerosi artisti, da Florian Hecker, Masami Akita e Powell. Ha inoltre partecipato a progetti collaborativi con Consumer Electronics, Senssurround Orchestra, e Autechre/Gescom. Ha pubblicato con Editions Mego, Tochnit Aleph, Diagonal e Ideal Recordings.
Karl Holmqvist (1964 Västerås, Svezia) vive e lavora a Berlino. Il suo lavoro è basato fondamentalmente sul linguaggio, che assume varie forme nelle sue performance, libri d’artista, poster, wall drawings, sculture, video e performance live. Holmqvist prende in prestito parole da detti comuni, riferimenti letterari, musica popolare e attivismo politico e utilizza questi frammenti in nuovi contesti facendo emergere doppie significati e ambiguità.
Karl Holmqvist ha esposto in numerose istituzioni e musei internazionali, come: Centre d'Art Contemporain, Ginevra (2017); Camden Art Centre, Londra (2016); Moderna Museet, Stoccolma (2013); Kunsthalle Wien, Vienna (2013); ICA, Londra (2009) e Manifesta 7 (2008). Holmqvist ha inoltre partecipato alla Biennale di Venezia nel 2011 e nel 2003.