Fondazione Antonio Ratti

Hans Haacke

Show and Tell

CONFERENZA
1 Luglio 2010
FAR – Villa Sucota

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Sul solco della tradizione americana dello Show and Tell, che prevede lo scorrimento di alcune immagini brevemente commentate in maniera improvvisata e che rifiuta approfondimenti teorici rigorosi, Hans Haacke passa in rassegna alcuni dei suoi lavori: dai sondaggi sull’intervento americano in Vietnam (New York, 1970) alle piastre di marmo del Padiglione Germania (Venezia, 1993); dall’installazione Calligraphy (Parigi, 1989), che mostrava l'inconsistenza del motto “liberté, égalité, fraternité” all’intervento per la Biennale di Venezia del 2009, in collaborazione con artisti palestinesi e israeliani. Il lavoro di Haacke si presenta come fortemente interattivo e influenzato dalle spazialità circostanti. Fin dall’inizio, il suo scopo primario è quello di uscire dal regime di privilegio e isolamento dello spazio istituzionale per entrare nel vivo del contesto sociopolitico in cui l’opera viene progettata, prodotta e fruita.

Hans Haacke (Colonia, Germania, 1936) vive e lavora a New York. Dal 1967 al 2002 ha insegnato alla Cooper Union di New York. Nel corso degli ultimi quarant'anni si è occupato della relazione tra arte e potere, affrontando temi legati alla libertà di espressione e alle responsabilità civili in una società democratica. Dopo i primi lavori dedicati alla rappresentazione di processi fisici e organici, lo sguardo di Haacke si è progressivamente spostato sul contesto socio-politico in cui l'arte viene esposta e commercializzata. Una sua personale al Guggenheim Museum nel 1971 è stata annullata in seguito a un sondaggio rivolto ai visitatori e per due opere che prendevano di mira gli imperi immobiliari di New York.

Haacke ha esposto in mostre personali alla Tate Gallery di Londra, al New Museum of Contemporary Art di New York, al Centre Georges Pompidou di Parigi, alla Serpentine Gallery di Londra, alle Deichtorhallen di Hamburg e alla Akademie der Künste di Berlino. Il suo lavoro è stato incluso in quattro edizioni di Documenta e in numerose biennali nel mondo tra cui la Biennale di Gwangju, nel 2008. Dopo un acceso dibattito nazionale, nel 2000 è stata inaugurata una sua installazione permanente all'interno del Reichstag, sede del Parlamento tedesco. Nel 1993 Haacke ha condiviso con Nam June Paik il Leone d'Oro per il miglior padiglione della Biennale di Venezia. Free Exchange, una conversazione tra l'artista e Pierre Bourdieu è stata pubblicata nel 1995 da Stanford University Press e quindi tradotta in otto lingue.

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