Fondazione Antonio Ratti

Arabesques. Antonio Ratti, il tessuto come arte

MOSTRA
14 Marzo–20 Maggio 2018
Museo Nazionale Romano, Terme di Diocleziano

La mostra Arabesques Antonio Ratti, il tessuto come arte è giunta a Roma da Palazzo Te a Mantova, ed è stata ripensata per le Grandi Aule delle Terme di Diocleziano. L'esposizione è dedicata all'imprenditore tessile comasco Antonio Ratti (1915-2002), creatore del Gruppo Ratti e della Fondazione culturale che porta il suo nome.

La rassegna ha intersecato i molteplici aspetti della vita di Antonio Ratti: disegno e impresa, arte e promozione culturale, pubblico e privato in un ricco e articolato percorso scandito tra tessuti antichi e moderni e opere d'arte contemporanea.
L'intuizione che guida il pensiero di Antonio Ratti come imprenditore, collezionista e ideatore di progetti culturali è la conoscenza della grande tradizione tessile e la passione per l'arte nei suoi molteplici aspetti. Un sapere che condivide con i dipendenti della sua azienda dove aveva fatto realizzare la Palazzina dei Servizi Sociali, luogo in cui prendevano vita concerti e spettacoli teatrali - per poi aprirsi alle giovani promesse dell'arte.

Il percorso dell'imprenditore e mecenate si intuiva nella mostra attraverso una selezione dell'ampia collezione tessile dalla Fondazione Antonio Ratti, nata come raccolta privata, strumento di studio e ricerca per disegnatori e stilisti dell'azienda Tessitura Serica Antonio Ratti, da lui fondata nel 1945. Agli antichi reperti copti e pre-colombiani, alle cravates, ai broccati di fine Ottocento, alla prima produzione di disegni di Antonio Ratti (1934-40), ai tessuti raccolti in libri campionari si sono aggiunte le opere di artisti che negli anni hanno preso parte alle attività della FAR.

Quindici opere tra installazioni e video di altrettanti artisti erano presenti nelle Grandi Aule delle antiche terme romane, confermando la vocazione di questi spazi ad accogliere grandi mostre. All'interno erano esposte opere di Rossella Biscotti, Julia Brown, Rä di Martino, Jimmie Durham, Mario Garcia Torres, Melanie Gilligan, Renée Green, Hans Haacke, Joan Jonas, Liliana Moro, Matt Mullican, Luigi Ontani, Giulio Paolini, Diego Perrone e Cesare Pietroiusti. A questi si aggiungeva una struttura modulare di Yona Friedman e Jean-Baptiste Decavèle parte di No Man's Land.

Completavano il percorso della rassegna appunti, documenti e fotografie storiche legate all'azienda e un video documentario che mette a confronto gli archivi della FAR con quelli del Gruppo Ratti.

L’allestimento è stato ideato dagli architetti Philippe Rahm e Irene d’Agostino.

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