Fondazione Antonio Ratti

Francina Chiara

Da Tissot a Klimt, da Worth alla Wiener Werkstätte: ritratti di moda delle aristocrazie europee

CONFERENZA
19 Maggio 2011
FAR – Villa Sucota

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Il secondo appuntamento legato alla mostra Ritratti di signore ha proposto una riflessione sulle abitudini vestimentarie della aristocrazia nel periodo compreso tra la fine del Secondo Impero francese e la prima guerra mondiale. Più tipologie di élites attraversano questo periodo, determinando gli orientamenti della moda e la realizzazione dei tessuti: l'aristocrazia del denaro e degli affari – cresciuta nella Francia dell'imperatrice Eugenia de Montijo e nell'America del Nord da poco uscita dalla guerra di secessione - le eroine del mondo dello spettacolo, le donne legate alle avanguardie culturali e artistiche. Esse si vestono in modo differente rivolgendosi a creatori di moda in grado di interpretare attraverso fogge e stoffe il rispettivo contesto di appartenenza. La Maison Worth gode di grande notorietà e serve regine europee e americane facoltose che nutrono un'idea di chic legata a una estetica opulenta. Emile Pingat è altrettanto amato e incontra i favori sia di una clientela simile a quella di Worth sia di donne intellettualmente "aggressive". Jacques Doucet è il sarto di cocottes ed attrici e i suoi tessuti morbidi, leggeri e trasparenti evocano una fragilità che si trasforma in seduzione. Su un altro fronte Poiret , Mariano Fortuny e la Wiener Werkstätte intrattengono relazioni strette con il mondo dell'arte proponendo abiti e tessuti con una forte identità tesa ad esaltare donne coinvolte nei milieu artistici europei di maggiore fermento. Il Museo Studio del Tessuto ha la fortuna di avere nelle propri collezioni campioni di stoffe usati da Worth e ha proposto un excursus storico sulle principali tipologie tessili e decorative che attrassero l'attenzione dei grandi couturiers.

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