La mostra di Allan Kaprow era costituita da una serie di Photo-Text, alcuni provenienti dall'Archivio Francesco Conz di Verona e altri ideati appositamente per la mostra di Como. Nel primo caso si trattava di opere realizzate utilizzando fotografie documentarie degli Happenings più famosi di Kaprow come Yard, Eat, Warm Ups, Push and Pull; nel secondo le fotografie documentavano azioni realizzate durante il workshop con gli studenti. Queste sono incentrate sulla vita di tutti i giorni e sui condizionamenti sociali che normalmente la regolano (la definizione che ne dà Kaprow è di Performance del quotidiano). I testi che accompagnavano le foto proponevano una lettura aggiornata dell'artista di eventi per loro natura effimeri. Lo spazio scelto da Kaprow per intervenire nella Biblioteca Centrale era l'atrio d'ingresso che porta alla sala di consultazione, dove è anche possibile sedersi e leggere le informazioni affisse ai pannelli che formano una sorta di labirinto: l'intento era quello di interferire il meno possibile con l'utenza abituale della biblioteca e di usare lo spazio come fosse un ready-made.