Fondazione Antonio Ratti

Hamish Fulton

Walking Artist

CONFERENZA
4 Luglio 1998
Spazio Culturale Antonio Ratti

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Per illustrare meglio l’intervento preparato per la IV edizione dello CSAV-Artists’ Research Laboratory, il Visiting Professor Hamish Fulton, artista nomade per eccellenza, racconta la pratica del camminare nelle sue componenti esperienziali e trasformative della vita quotidiana e del paesaggio. Con un linguaggio immaginifico, rivendica il carattere pratico, e non teorico, del camminare, un’attività non monetizzabile e non prescrittiva che può anche svincolarsi dallo scopo di generare un lavoro artistico, perché “una camminata ha una vita propria e non ha bisogno di essere trasformata in opera d’arte”, perché “camminare è una costante, il mezzo artistico è la variabile”. Ad un’introduzione generale seguono appunti poetici di alcune camminate fatte negli anni in diversi luoghi del mondo, di cui mette in risalto l’imprevedibilità e la variabilità emotiva, geografica e atmosferica.



Hamish Fulton (Londra, 1946) vive e lavora Canterbury. È una delle figure più interessanti dell'arte inglese della generazione di Gilbert & George e Richard Long, con cui ha lavorato e viaggiato a lungo. A partire dalla fine degli anni Sessanta, Fulton ha elaborato una personalissima forma di arte, la passeggiata, sintesi distillata delle direzioni diverse che l'arte stava prendendo allora (performance art, arte concettuale, arte povera, land art, body art). Artista nomade per eccellenza, Fulton ha intrapreso numerosi viaggi a piedi esplorando la realtà a lui più vicina: la campagna inglese. Da questi viaggi nascono fotografie e testi sintetici che tentano di riportare il senso dello spazio e del tempo percorsi. Il ruolo dell'artista, è quindi quello di filtrare emozioni e esperienze tanto personali da raggiungere tutti, abdicando totalmente al ruolo di "creatore" di nuove forme e riducendo il proprio intervento a una scarna e quanto mai poetica registrazione dei fatti.

Fulton ha realizzato numerose mostre nelle più prestigiose istituzioni di tutto il mondo: Kunstmuseum, Basilea (1977); MOMA, New York (1978); Centre Georges Pompidou, Parigi (1981); Stedelijk van Abbenmuseum of Eindhoven (1985); IVAM Valencia (1992); Museum of Modern Art in Wakayama (1996);Tate Britain, Londra (2002); Stedelijk Museum, Amsterdam (2016) e Bombas Gens, Valencia (2018).

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