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La migrazione genera un movimento tra elementi, che siano immagini, informazioni o persone, e crea reti che connettono tempi e spazi diversi attorno al mondo. Partendo dalle strutture migratorie nei lavori filmici di Renée Green, la conferenza affronta, alla luce di storie afro-atlantiche di viaggi, esili ed esodi, così come le questioni emerse dalla diffusione d'installazioni cinematografiche in spazi espositivi.

Kobena Mercer è professore di Storia dell'Arte e Studi Afroamericani, presso l'Università di Yale. La sua ricerca esamina i profili di artisti inglesi contemporanei e moderni di colore, di origine afroamericana e carabica e il suo nuovo libro Travel & See: Black Diaspora Art Practice from 1980s, appena pubblicato da Duke University Press, include capitoli su John Akomfrah, Kerry James Marshall, Yinka Shonibare, Isaac Julien e Renée Green.
Oltre a studi monografici su Rotimi Fani-Kayode, Isaac Julien, Renée Green e Keith Piper, e anche studi storici di James Van Der Zee, Romare Bearden e Adrian Piper, è l'autore del libro Welcome to the Jungle: New Positions in Black Cultural Studies (1994). Kobena Mercer ha vinto nel 2006 l'edizione inaugurale del Clark Prize for Excellence in Arts Writing ed è curatore della collana Annotating Art's Histories, pubblicata da MIT e INIVA, i cui titoli sono Cosmopolitan Modernisms (2005), Discrepant Abstraction (2006), Pop Art and Vernacular Cultures (2007) e Exiles, Diasporas & Strangers (2008).